Bonus 110% una buona idea che sta fallendo!

E’ il titolo di un articolo di Marino Longoni sul quotidiano “Italia Oggi” del 20.1.2021
Si tratta del super bonus del 110% sui lavori di ristrutturazione tendenti a migliorare il rendimento energetico degli edifici.
Sappiamo bene che le norme sono molto complesse e la decisione di procedere sulla strada dell’effettuazione dei lavori con richiesta del bonus è piena di ostacoli, trappole e trappolette.
Accade quando ci siamo di mezzo noi, la politica vuole fare bella figura e promette bonus e incentivi a fiumi ben sapendo che i soldi sono pochini e allora ci fà l’occhiolino e ci lascia liberi di sfogare le nostra fantasia.
Cavilli, norme confuse, sanzioni sono il nostro pane quotidiano e il risultato di tutto ciò, viene detto nell’articolo, è che solo il 20% dei sopralluoghi si conclude con la decisione di avviare i lavori. (Poveri loro diremmo noi…)
Quel disgraziato 20% di coraggiosi che decidono lanciarsi deve essere precisissimo e immaginare quali saranno le interpretazioni che verranno date dall’Agenzia delle Entrate negli anni successivi all’investimento effettuato.
Non sapete che funziona così?
Fai l’investimento basandoti su quello che si riesce a capire in quel momento, a distanza di anni l’Agenzia delle Entrate (organo deputato a interpretare il pensiero del legislatore) emana circolari esplicative che chiariscono il comportamento che avresti dovuto tenere anni prima.
Tutto finalmente facile facile ma… solo per i verificatori, i quali ti spiegheranno che manca quel documento o quell’annotazione o quel permesso ed è tutto chiaro, dovevi saperlo, lo afferma la circolare che non esisteva quando hai fatto i lavori, ma poco importa, se non sei d’accordo potrai fare ricorso e intanto rimborsare una buona parte delle somme ricevute e giù con le sanzioni.
Poi, negli anni si vedrà chi aveva ragione. Intanto da bravo inizia a pagare…
Bello il nostro paese, grazie a noi è anche patria della (in)certezza del diritto!